10 Buoni motivi per trasferirsi in Scozia/UK

Leggendo svariati blog, siti, forum sul web ho scoperto che generalmente le persone che hanno lasciato l’Italia per trasferirsi in UK, ma anche altri Stati dell’Europa del Nord, lo hanno fatto perché erano stufi. Avevano avuto una lunga serie di frustrazioni accumulate nel tempo, che li hanno portati ad avere un lento logorio interno che stava mettendo a dura prova la loro persona, nonché queste le stavano consumando letteralmente.
Molti ammettono che si infuriavano per le cose più banali, oramai, specie guardando come nulla funzionasse e come tutti se ne infischiassero di far funzionare il sistema.

Così ho deciso di fare un confronto tra UK e Italia, mettendoci dentro sia cose positive sia negative.

Traffico e strade. Gli automobilisti si fermano alle strisce pedonali. Al 99.9% dei casi anche quando voi fate la mossa di avvicinarvi. A Londra, per esempio, molti turisti italiani si divertono così: fanno le finte, si avvicinano, fanno per attraversare, tutte le macchine si fermano e loro ci ripensano. Questo può essere un’aspetto positivo per il pedone, ma non per il traffico cittadino.
Evitate però di attraversare al di fuori delle strisce pedonali, se non volete beccarvi un caloroso “fu** you!” come direbbe un abitante del luogo.
Tutti i marciapiedi hanno una zona con speciali rilievi in corrispondenza dei passaggi pedonali, così anche i ciechi possono capire dove ci sono le strisce. Esisono molte piste ciclabili, e lì fate attenzione. Se vi mettono sotto sono problemi vostri, anzi dovete sempre pagare i danni in caso di incidente.
I rilevatori di velocità sono ovunque e ben segnalati, che sono un ottimo deterrente per un sacco di persone però.
I semafori hanno in prossimità delle telecamere, se attraversate col rosso, aspettatevi una multa il giorno dopo.
Non ci sono cassonetti per le strade. Ognuno ha il proprio cassonetto personale sotto l’abitazione. Vi è la raccolta differenziata obbligatoria, e ogni 15 giorni (putroppo) passano gli addetti alla raccolta. Si differenzia, gratuitamente, umido, misto, carta e giornali, vetro, lattine e plastica. I bidoni vengono assegnati gratuitamente una volta che entri nell’edificio. Se si hanno oggetti ingombranti si chiama il Council e loro vengono a prendersi la roba, se invece si ha ferro, olio di frittura/macchina unasato, batterie o calcinacci o quel che avete, si va alla discarica del Coucil aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18.
Shopping. Hai bisogno di qualche cosa? I negozi privati sono aperti ad orario continuato, qualsiasi tipo, dalle 10 del mattino alle 5 del pomeriggio. I supermercati fino alle 8/9 alcuni sono addirittura 24h. Gli orari dell’UK sono molto diversi purtroppo dagli orari dell’Italia.
Televisione. La Televisione Pubblica in UK non ha pubblicità. Nessuna. Quelle private, con contratti multi-uso che includono broadband, telefono e TV, sono più scandalose, al livello italiano, ovvero 3 minuti di pubblicità ogni 5-7 minuti di programmazione. La religione e la TV sono due cose separate. Se il papa va in vacanza, non appare in TV, perché non interessa niente a nessuno. Le messe e altri riti religiosi sono racchiusi dentro le mura del proprio edificio di culto.
Fino alle 10 di sera, niente programmi vietati ai bambini o con contenuti osceni. Dopo le 10 di sera potreste addirittura trovare film pornografici, ma il limite delle 10 è per la tutela del minore.
Broadband. Se avete la possibilità di vivere in cittadine grandi, la connessione Internet viaggia su fibra ottica, diversamente l’ADSL è comunque da 10MB a salire. C’è un progetto in corso per il quale entro il 2020, BT (British Telecom) consentirà la connessione ADSL a 100MB a tutto.
Telefono. Non costa quasi nulla in confronto agli alti costi dell’Italia. Anche qui il canone si paga a BT (British Telecom) e costa 12£ al mese. Se avete la fortuna di essere serviti da fibra ottica (Virgin Media), in quel caso pagherete una tantum all’altro provider. Pacchetti e connettività, e quindi anche i costi, variano a seconda di quello che prendete. In media ci si attesta sui 5-10£ al mese, da sommarsi al canone BT. Da considerare che in Italia si paga 25€ di canone al mese più altri 40€ (se vi dice bene) di telefono e Internet. In UK, la media è sui 25£ ma ciò non toglie che possa costare di meno o di più.
Avere un cellulare non è un lusso. Le tariffe sono più convenienti. Tutto varia da compagnia telefonica, ma in media se volete spendere sui 20£ al mese avrete: internet illimitato, chiamate illimitate verso un tot di numeri, sms illimitati, 200/300 minuti verso altri telefoni. Inoltre non esiste la tassa di concessione governativa, ovvero una tassa che esiste solo in Italia (di tutta l’UE) che serve solo ad arricchire i “signori”.
Posta. Non si perderà mai per strada. Qui esiste la second class che costa circa 25c, e la first class da 41c. La second class generalmente ci impiega 2-3 giorni ad arrivare. La first class mezza giornata o 1 al massimo. E se non arriva entro queste date avete il diritto al tracciamento della lettera, a costo della Royal Mail, e a un eventuale risarcimento.
Per i pacchi postali è la stessa cosa: se non arrivano entro 7 giorni avete diritto al risarcimento e alla resa indietro gratuita.
Il risarcimento si ottiene solo spendendo 5£ per lo Special Delivery, e dà il diritto a un risarcimento fino a 500£.
Gas ed Elettricità. Il costo della corrente è ridicolo rispetto all’Italia. Puoi tenere accesi insieme: lavastoviglie, lavatrice, televisore, ferro da stiro, microonde, frigorifero e altro… e tutto funziona! In Italia per 220kW si può pagare 120/150€ al mese. In UK per lo stesso utilizzo 50£.
Il gas, però, è più caro. Ma per fortuna serve solo a cucinare e a volte per il riscaldamento invernale (se la casa prevede riscaldamento a gas).
Lavoro. Se si cerca di spiegare a un britannico la cassa integrazione chiama il manicomio più vicino per rinchiuderti dentro. Se fai un lavoro autonomo sei considerato automaticamente come evasore fiscale. Esiste molta, ma molta flessibilità e meritocrazia: se vali qualcosa ti assumono, vieni premiato altrimenti vieni licenziato. Non esisono contratti capestri. L’assunzione è immediata, a tempo indeterminato, con normalmente 3 mesi di prova. Se li superi sei confermato, se no cerca… Il licenziamento, perché il padrone vuole assumere un Indiano (detto così perché in UK pieno, senza offesa per nessuno) che costa di meno, non esiste.
Libri, CD, DVD. Costano pochissimo!

2 thoughts on “10 Buoni motivi per trasferirsi in Scozia/UK

  1. Buon giorno, ho provato a mandare una email, ma mi dava errore! Comunque, io sono una studentessa in lingue presso la Statale di Milano, sono fuoricorso, avendo dovuto interrompere per mancanza di soldi. Ora ho messo via la somma che mi servirebbe a terminare gli studi, però sto anche valutando alcune alternative. Pensavo di andare in Scozia alla pari, nel frattempo cercarmi un lavoro, e poi ricominciare fli studi…. Non so bene ancora come, forse tornerò in Italia solo a dare gli esami… Ma potrebbe essere una pazzia! In alternativa potrei chiedere il trasferimento in una università scozzese… Potrebbe essere un’idea? Ho bisogno di un consiglio da qualcuno che ne da più di me, perché io brancolo nel buio!
    Grazie

    • Non vorrei essere sgarbato, ma hai parecchia confusione in testa. Non posso dirti io cosa fare, devi decidere tu da sola. Come non posso io, credo che non possa dirti nessuno cosa devi fare.

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